Patologie

Rottura del tendine di Achille, del tendine tibiale posteriore, del tendine tibiale anteriore.

È un tipo di lesione relativamente frequente che può avere una eziologia traumatica o, più spesso, degenerativa.

In caso di lesione da trauma diretto (corpo contundente o tagliente), che si può accompagnare a lesione della cute, è generalmente subito percepita dal paziente la perdita di funzione del muscolo e le conseguenti conseguenze sulla funzione del piede, clinicamente è percepibile la soluzione di continuo muscolo tendinea e la mancanza dell'effetto motorio. E' consigliabile intervenire tempestivamente per evitare la retrazione del tratto prossimale.
Le lesioni degenerative dei tendini, le più frequenti, si verificano dopo una progressiva perdita di resistenza e sfilacciamento del tendine sottoposto cronicamente a sollecitazioni eccessive o sbagliate (sindromi pronatorie, piede piatto, piede cavo).
Sono precedute generalmente da ripetersi, negli anni precedenti, da tendinopatie e tenosinoviti.
La lesione più frequente, anche in soggetti giovani e spesso senza precedenti episodi di tendinopatia, e quella del tendine di Achille.
In molti casi il paziente non si accorge di quello che è realmente successo e spesso la diagnosi viene fatta con molto ritardo.
La qualità del tendine da suturare è molto diversa fra le lesioni traumatiche (tendine sano) e lesioni degenerative. 

Il primo meccanismo non predilige età, mentre nel secondo caso sono colpiti prevalentemente adulti, con o senza pregressi episodi di tendinopatia e anziani, su base degenerativa.

Generalmente la rottura sottocutanea spontanea del tendine di achille è un evento che si presenta a ciel sereno, spesso durante attività sportiva anche leggera e viene percepita come un dolore improvviso posteriore, come essere colpiti da una frustata, la sensazione seguente è quella di un piede che non risponde normalmente con alterazione del cammino e difficoltà a compiere determinati movimenti.

La diagnosi clinica è spesso molto semplice, ma in casi di rotture parziali o molto prossimali, può essere necessaria una risonanza magnetica per decidere il trattamento.

In alcuni casi di rotture parziali può essere sufficiente un trattamento conservativo, con stivaletto o tutore in equino per almeno 45 giorni, seguiti da un periodo di carico graduale con tacco e poi riabilitazione.

In caso di rotture complete è necessario intervenire chirurgicamente per suturare il tendine, con un uguale periodo di immobilizzazione e riabilitazione.